ESAMI

Di seguito la lista degli esami urologici utili per il paziente. Tali esami possono essere prescritti dal medico curante (e quindi essere portati durante la visita dal Dottor Tessa) oppure dallo stesso Tessa dopo una prima valutazione.

esami di laboratorio

Per l'urologo sono di fondamentale importanza gli esami di laboratori. Nella fattispecie si pone particolare attenzione alla funzionalità renale con la creatinina e urea. La prima serve per valutare il corretto funzionamento renale mentre l'urea è un catabolita epatico che viene eliminato a livello renale e la sua alterazione indica un non corretto funzionamento di tale apparato. Si richiede anche l'esecuzione di un esame urine ed urincoltura per escludere la presenza di tracce di emoglobina nelle urine o la presenza di leucociti, spesso sinonimo di infezione. Nel maschio si dosa il PSA, enzima prodotto dalla prostata per rendere fluido il liquido seminale; una sua alterazione può essere indice di infiammazione o di neoplasia prostatica. La citologia urinaria su 3 campioni viene invece eseguita nel caso in cui ci sia il sospetto di una neoplasia della via urinaria. Consiste di urinare in un apposito barattolino con un opportuno fissante che ricerca la presenza nell'urina di possibili cellule neoplastiche. La spermiocoltura serve per escludere eventuali infezioni dello sperma e per identificare eventuali anomalie dello sperma che possono essere causa di infertilità.

ecografia apparato urinario

Esame poco invasivo di primo livello mirato a studiare la morfologia della via e che va alla ricerca di patologie malformate che possono alterare la funzionalità della via escretrice. Mediante questo è possibile identificare litiasi, cisti o tumori. Circa 6 ore prima dell'esame sarebbe opportuno una dieta leggera, un’ora prima dell'esame bere almeno un litro di acqua e non urinare.

uroflussometria

Esame molto semplice e non invasivo consiste nel mingere in un apposito contenitore che registra la quantità del volume vuotato, il tempo e mediante un grafico permette di oggettivare eventuali problematiche urologiche come ostruzione, stenosi uretrale o disturbi della fase di svuotamento. A completamento del suddetto esame è opportuno fare il residuo post minzioanale che ecograficamente stima l'eventuale residuo di urina in vescica.

ecografia transrettale

Esame di secondo livello da eseguire solo su consiglio dello specialista ed ha il fine di valutare la volumetria prostatica, la sua morfologia e segnalare eventuali zone sospette per neoplasia. Può essere usata anche come supporto in manovre interventistiche quali l'agobiopsia prostatica o per impianto di markers fiduciali nei pazienti che si dovranno sottoporre a radioterapia per patologia prostatica. È un esame fastidioso e prima di essere eseguito sarebbe opportuno eseguire un clistere evacuativo

rmn multiparametrica della prostata

È un’indagine di secondo livello che permette di valutare l’anatomia della prostata e dei tessuti circonstanti e di identificare aree sospette per neoplasia prostatica. Viene eseguita al fine di poter eseguire una biopsia prostatica mirata delle possibili lesioni neoplastiche (agobiopsia prostatica fusion) evitando di sottoporre il paziente a mappature prostatiche random. Si esegue quando il paziente ha un rialzo persistente del PSA ma con agobiopsie persistentemente negative, quando il paziente è candidato a chirurgia ed è necessario avere un'anatomia ben definita dell'organo al fine di risparmiare i plessi nervosi

esame urodinamico invasivo

È un esame di secondo livello che studia la fase di riempimento e di svuotamento vescicale al fine di identificare eventuali anomalie come un'iperattività vescicale o una ipotonia o dissinergia vescico uretrale. È un esame invasivo che prevede l'introduzione di un sottile catetere vescicale e una sonda rettale e viene eseguito ambulatorialmente. Viene prescritto nei casi di incontinenza urinaria, in caso di sospetto di vescica neurologica o nei pazienti in cui la ritenzione urinaria non è ascrivibile a una determinata causa ostruttiva. Può servire nella valutazione preoperatoria di pazienti affetti da ostruzione cervico-prostatica o nelle pazienti affette da incontinenza urinaria in attesa di intervento per correzione della stessa al fine di escludere altre patologie.