IDROCELE E VARICOCELE

IDROCELE

L'idrocele è un versamento patologico di liquido nei due foglietti che costituiscono la tonaca vaginale che riveste il testicolo, causando così un aumento di volume dell’emiscroto che può causare disconfort e limitazione delle normali attività per ingombro locale.

Le cause possono essere:

- primario (congenito): causata dalla pervietà del dotto peritoneo vaginale per cui il liquido peritoneale si raccoglie nel sacco scrotale
- secondario: causato da ernie inguinali, processi infiammatori a carico del testicolo, torsioni dei testicoli, neoplasie. La sua insorgenza in genere è acuta
- idiopatico: insorge in modo graduale senza causa parente

I sintomi che può dare sono: senso di gonfiore della regione scrotale tale da limitare i movimenti, difficoltà nei rapporti sessuali e nella minzione.
Clinicamente si può apprezzare palpatoriamente l’emiscroto più teso, non dolente, traslucido e a seconda della sua grandezza il testicolo omolaterale può essere palpato con più o meno difficoltà.
Generalmente è omolaterale e raramente bilaterale

DIAGNOSI

La diagnosi viene fatta dallo specialista che indagherà le tempistiche della sua insorgenza, la sua consistenza e volume; può essere utile eseguire un’ecografia scrotale per porre diagnosi differenziale con altre cause responsabili di aumento di volume dello scroto quali le ernie inguinali e le neoplasie testicolari anche se la prova della transfluenza può già orientare verso la diagnosi.

TERAPIA MEDICA

Non esiste una terapia medica atta a ridurlo, esistono dei sintomatici qualora l’aumento di volume causi disconfort ma la terapia è chirurgica. È fortemente sconsigliato la sua aspirazione perché si può riformare in tempi molto rapidi. L’intervento curativo è la resezione ed eversione della tunica vaginale che può essere fatto anche in anestesia locale, a seconda della grandezza e della compliance del paziente.

La durata è di circa un'ora e può essere necessario mettere un piccolo drenaggio che viene rimosso nei giorni successivi all’intervento. Il paziente dopo la procedura dovrà stare a riposo per alcuni giorni per poi riprendere la vita normale dopo circa una settimana, medicando la breccia chirurgica quotidianamente fino alla caduta dei punti o sua rimozione da parte del chirurgo,

VARICOCELE

Per varicocele si intende l'ectasia del plesso pampiniforme costituito da una fitta rete di vasi venosi che drenano il sangue del testicolo fino ad aprirsi nella vena spermatica.

Tale patologia interessa il 15% della popolazione adulta e prevalentemente i giovani tra i 20 e i 40 anni ed il lato maggiormente colpito è il sinistro per ragioni anatomiche.

Può essere:
-idiopatico: cause scatenanti sconosciute. L'insorgenza può essere attribuita a un malfunzionamento delle valvole presenti nel plesso pampiniforme che causa un reflusso del sangue nel plesso stesso, causandone la sua estasia
- secondario: a neoplasia (frequentemente associato a neoplasia renale) in quanto la massa determina una compressione del sistema venoso che può ripercuotersi fino al plesso pampiniforme tale da causarne la sua dilatazione

DIAGNOSI

La sintomatologia che può causare a livello scrotalepuò essere disconfort, senso di pesantezza che peggiora dopo molte ore trascorse in piedi

La visita dallo specialista permette di apprezzare palpatoriamente il varicocele e deve essere completata da un ecocolordoppler scrotaleper determinare esattamente il grado della patologia.

Se non trattato può essere una delle cause di infertilità di coppia in quanto la stasi venosa è responsabile di un innalzamento della temperatura del testicolo con alterazione dello spermiogramma e della fertilità maschile.

TERAPIA MEDICA

Il trattamento di questa patologia deve essere proposto in base alla sintomatologia del paziente e in caso di chiari segni di infertilità e quindi un intervento correttivo potrebbe essere risolutivo della problematica.

Non esiste un trattamento medico ma la terapia è prettamente chirurgica mediante la chiusura della vena spermatica interna attraverso legatura manuale oppure mediante embolizzazione.

Dopo la procedura il paziente deve restare a riposo assoluto per alcuni giorni ed astenersi da attività sportiva e sessuale per circa un mese per non inficiare l'esito della procedura.
A circa 6 mesi il paziente viene rivalutato con spermiogramma ed ecocolordoppler scrotale.